Eritritolo: cos’é
Abbondantemente presente in natura in vari vegetali, l’eritritolo è un dolcificante naturale composto da 4 atomi di carbonio, che viene estratto a partire dagli zuccheri delle piante, sottoposti a processi di fermentazione batterica.
Si tratta di un alcol di zucchero, considerato una valida alternativa allo zucchero stesso, che è stato scarsamente considerato da dietologi, biologi e ricercatori, maggiormente orientati verso altri prodotti come stevia e xilitolo.
Essendo un composto del tutto naturale, che quindi non viene ottenuto chimicamente, l’eritritolo offre numerosi e interessanti vantaggi nutrizionali, viene digerito velocemente e assimilato con facilità e soprattutto non contiene sostanze di sintesi.
Questo prodotto, pur conservando i medesimi requisiti organolettici dello zucchero comune (saccarosio), possiede proprietà metaboliche e caloriche estremamente vantaggiose e può entrare a far parte anche della dieta dei diabetici.
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E968 è la sigla che indica sulle etichette la presenza di questa molecola, che si caratterizza per un indice glicemico pari a zero, per un limitatissimo apporto calorico (0,2 Kcal per grammo) e per un potere dolcificante senza dubbio analogo a quello del saccarosio.
Inoltre, trattandosi di un composto naturale, l’eritritolo non ha quel tipico retrogusto sgradevole che si ritrova invece nei dolcificanti sintetici o semi-sintetici.
Grazie alla sua struttura molecolare esso mostra un metabolismo particolare che gli impedisce di accumularsi nel lume intestinale, dove viene assorbito in modo bilanciato senza il rischio di innescare episodi di diarrea.
Valutato un alimento ideale nei regimi ipocalorici (dimagranti) e ipoglucidici (dieta per diabetici), l’eritritolo non innalza il carico glicemico dei cibi e pertanto preserva l’organismo dai dannosi picchi glicemici post-prandiali.
Esso minimizza anche il pericolo di sviluppare processi cariogeni conseguenti all’assunzione di dolci dato che preserva il cavo orale dalla colonizzazione batterica.
Essendo dotato di efficaci proprietà antiossidanti, questo dolcificante è in grado di proteggere la mucosa intestinale nei confronti dei radicali liberi che potrebbero attaccare prevalentemente le cellule mucose, causando il deterioramento della funzione di barriera.
Eritritolo: caratteristiche e sapore
Il sapore dell’eritritolo risulta particolarmente appetibile per l’assenza del retrogusto amaro tipico dei polialcoli presenti nei prodotti di sintesi; si può dire che il suo gusto è del tutto analogo a quello dello zucchero comune e che per questo può essere impiegato nella preparazione di prodotti di pasticceria e dolci.
A differenza del saccarosio, che contiene 387 kcal per 100 grammi, l’eritritolo viene considerato un prodotto acalorico, poiché contiene soltanto 0,2 kcal per 100 grammi.
Tale requisito influisce positivamente sulla produzione d’insulina dato che il pancreas non viene iperstimolato e quindi il metabolismo glucidico si mantiene entro il range fisiologico.
Essendo un composto termostabile, l’eritritolo può essere utilizzato senza problemi anche in preparazioni cotte, sia al forno che in tegame; tra le sue caratteristiche bisogna segnalare una lieve nota rinfrescante al palato, che comunque è quasi inavvertibile, al contrario dello xilitolo.
Per evitare questo inconveniente può essere utile assumere il dolcificante con inulina per bilanciarne il sapore; l’unico difetto della sostanza è la sua scarsa solubilità nei liquidi freddi, che ne sconsiglia l’impiego se non previo riscaldamento.
Attualmente esso viene utilizzato in aggiunta a molti alimenti low-carb ed a bevande a calorie zero.
A cosa serve l’eritritolo?
Come altri dolcificanti, anche l’eritritolo può conferire un sapore più gradevole ad alimenti dietetici, integratori e alcuni farmaci come collutori e dentifrici.
Oltre agli edulcoranti ad elevata intensità, questo composto viene spesso associato a ingredienti che presentano caratteristiche simili a quelle zuccherine, per mimare meglio la sensazione offerta dal saccarosio.
Grazie alla sua capacità di rimanere inalterato a elevate temperature, questo composto trova impiego in molte preparazioni cotte.
Molti si chiedono come usare l’eritritolo al posto dello zucchero, soprattutto in caso di regimi ipoglicemici e ipocalorici. La prima cosa che è bene evidenziare è che l’eritritolo ha un potere dolcificante inferiore rispetto al comune zucchero semolato (circa il 70%) quindi 100 grammi di zucchero semolato corrispondono a circa 130 grammi di eritritolo.
È noto che il dolcificante offre numerosi benefici a cascata, poiché in seguito alla sua assunzione si innesca una serie di reazioni biologiche collegate l’una all’altra.
Come additivo alimentare l’eritritolo è in grado di svolgere numerose funzioni, derivanti dalla sua struttura molto simile a quella del saccarosio.
Grazie al suo peso molecolare estremamente basso, il profilo metabolico dell’eritritolo ne consente un impiego sostitutivo a quello del saccarosio, anche perché il suo limitato assorbimento, che avviene per diffusione passiva, si verifica soprattutto nella prima parte dell’intestino.
Esso ha inoltre una tolleranza digestiva molto elevata ed evidenziata da numerosi studi clinici effettuati sulla funzionalità gastrointestinale; un impiego costante del prodotto ha evidenziato un’attività antiradicalica nei confronti dei composti ossidrilici nocivi per l’integrità delle mucose.
Eritritolo: proprietà e benefici
Prodotto mediante la fermentazione di carboidrati come glucosio, saccarosio e amido, mediante l’introduzione di lieviti selezionati, l’eritritolo è un composto naturale in grado di offrire numerosi benefici.
Pertanto non è giusto considerare soltanto il suo potere dolcificante ma anche le sue proprietà dietetiche e preventive sull’apparato gastrointestinale.
1. Eritritolo e diabete
L’eritritolo si estrae principalmente da alcuni frutti come pere, uva e meloni, e dai funghi, attraverso la fermentazione delle loro componenti amilacee.
La sua struttura chimica con solo quattro atomi di carbonio gli consente di venire assorbito velocemente a livello intestinale e altrettanto velocemente di essere eliminato con l’urina, senza venire metabolizzato.
Grazie alla sua consistenza cristallina, il suo potere dolcificante è analogo a quello del saccarosio ma non ha le caratteristiche nutrizionali dello zucchero, in quanto è assolutamente privo di calorie e può essere utilizzato dai diabetici poiché non provoca incremento insulinico.
Oltre a non aumentare i livelli plasmatici di glucosio e di insulina, questa molecola non interagisce con trigliceridi e colesterolo, mantenendo quindi il metabolismo sotto controllo.
2. Eritritolo e calorie
A differenza del saccarosio oppure di altri dolcificanti artificiali, l’eritritolo è l’unico ad avere un contenuto calorico nullo; infatti dal punto di vista nutrizionale un grammo di questo dolcificante contiene zero calorie.
Tale caratteristica viene ampiamente sfruttata nei regimi dimagranti non soltanto per dolcificare gli alimenti ma anche nella preparazione di cibi cotti come torte o biscotti.
Il suo impatto psicologico risulta estremamente vantaggioso, poiché chi si sottopone a una dieta dimagrante può comunque consumare liberamente i dolci.
3. Eritritolo e carie
L’eritritolo non provoca la proliferazione della placca batterica sulla superficie dentale poiché non innesca alcuna fermentazione durante la digestione.
È infatti considerato un dolcificante acariogeno in grado di preservare la salute del cavo orale anche in chi non si lava i denti dopo mangiato.
I microrganismi del cavo orale infatti non metabolizzano l’eritritolo e quindi non producono acido lattico che è il composto responsabile dell’insorgenza delle carie.
4. Sapore dell’eritritolo
Uno dei principali benefici garantiti da questa sostanza si collega al suo sapore naturale e gradevole: esso infatti non possiede il tipico retrogusto mentolato dello xilitolo nè quello tendenzialmente amarognolo di aspartame e stevia.
Risulta molto difficile distinguere la sua presenza nei cibi che appaiono dolcificati esattamente come se si fosse utilizzato il saccarosio.
5. Eritritolo e digestione
L’eritritolo è un polialcol con quattro atomi di carbonio che a causa delle sue dimensioni estremamente contenute viene digerito e assimilato con facilità a livello della mucosa intestinale.
I processi digestivi sono facilitati dal fatto che l’eritritolo richiama molecole d’acqua dai comparti circostanti, ottimizzando il transito intestinale.
6. Eritritolo ed escrezione renale
Un beneficio di grande interesse garantito dal dolcificante è la sua completa escrezione attraverso le urine, che comunque non appesantisce l’apparato renale.
Per questo motivo il composto viene raccomandato a pazienti affetti da insufficienza renale, anche tenendo conto che spesso tale patologia è collegata al diabete.
7. Eritritolo ed evacuazione
Rispetto ai dolcificanti di sintesi, l’eritritolo mostra un’incidenza ridotta di crampi addominali e diarrea, poiché viene assorbito per il 90% a livello dell’intestino tenue e quindi non si accumula nella parte terminale dell’apparato digerente.
Questo beneficio viene sfruttato nei regimi dietetici di persone affette da intestino irritabile, i quali normalmente non possono mangiare dolci.
8. Eritritolo e circolazione
Alcune ricerche scientifiche hanno evidenziato come il dolcificante mostri un effetto protettivo sull’endotelio vascolare, minimizzando la formazione di placche ateromatose nella terza età, con una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari.
Eritritolo: valori nutrizionali
I valori nutrizionali di 100 grammi di eritritolo sono i seguenti: |
---|
polioli: 99,5 grammi |
zuccheri: 0 grammi |
proteine: 0 grammi |
lipidi: 0 grammi |
vitamine: 0 grammi |
minerali: 0 grammi |
L’indice glicemico dell’eritritolo è uguale a zero; le calorie per grammo sono pari a 0,2 kcal e, tenendo conto che il suo potere dolcificante stimato è pari al 70% del comune saccarosio, si conferma comunque un valore estremamente vantaggioso.
Eritritolo: dove comprarlo
L’eritritolo è un dolcificante naturale che viene venduto a peso solitamente in confezioni da 1 kg e che può essere acquistato in farmacia, in parafarmacia, in negozi di alimentazione biologica oppure anche online.
È sempre consigliabile optare per marche conosciute ed affidabili, in grado di offrire garanzie sui metodi di estrazione del prodotto che ha un prezzo medio intorno agli 8-10 euro al kg.
Eritritolo: le migliori marche
Vediamo insieme quali sono le migliori marche di Eritritolo che puoi trovare online o nei negozi specializzati:
Eritritolo Koro
Eritritolo Nu3
Eritritolo Nkd Living
Eritritolo ZeroCal
Eritritolo Bio Macrolibrarsi
Eritritolo: controindicazioni ed effetti collaterali
La principale conseguenza riscontrata in chi impiega abitualmente l’eritritolo è collegabile al suo effetto blandamente lassativo, che ne può limitare l’assunzione.
La dose media giornaliera di questo dolcificante consigliata nei bambini è compresa tra 5 e 15 grammi, anche se si sconsiglia l’assunzione fino al 3° anno di età. Secondo un recente studio sui bambini, è stato riscontrato che una dose di 25 grammi al giorno, rispetto a quella consigliata, può portare all’insorgenza di episodi diarroici oppure ad un aumento delle evacuazioni giornaliere.
Negli adulti, invece, il dosaggio giornaliero dipende da molti fattori che possono variare da persona a persona, come l’età, lo stile di vita, eventuali patologie, l’attività fisica, etc., ma è stata stabilita una soglia detta NOAEL (No Observed Adverse Effect Level – dose senza effetto avverso osservabile) che indicata la dose giornaliera consigliata e ben tollerata dell’eritritolo ed è quella compresa tra 0,5 e 1 grammo per ogni kg di massa corporea.
In persone particolarmente sensibili, l’eritritolo fa male poiché può causare cefalea, dolori allo stomaco, nausea e disappetenza, sempre in caso di iperdosaggio.
Tenendo conto che la molecola non si dissolve bene come lo zucchero (saccarosio), una controindicazione è derivante dalla consistenza leggermente granulosa che rimane in bocca dopo la sua introduzione.
Inoltre, avendo un effetto rinfrescante simile a quello dello xilitolo, esso può essere controindicato in persone intolleranti a tale principio attivo.
Per evitare questo effetto avverso, di solito si associa l’eritritolo con l’inulina, per ottenere un preparato più gradevole al palato.
Unito alla stevia, il composto contribuisce ad aumentare la massa della sostanza smorzando anche il retrogusto di liquirizia non sempre gradito.
Un’ultima controindicazione è quella della mancata igroscopicità, per cui i prodotti da forno preparati con questo dolcificante possono risultare particolarmente secchi.
In caso di sovra-dosaggio, un effetto che può verificarsi è dovuto all’insorgenza di aerofagia a livello gastrico e meteorismo a livello intestinale, con una reattività del tutto soggettiva.
Faq
Posso usare l’eritritolo in gravidanza?
Com’é noto, l’eritritolo non ha alcun effetto sulla glicemia e riesce a dolcificare alimenti e bevande senza alterare la produzione di insulina.
Durante la gravidanza la gestante deve porre particolare attenzione al regime dietetico in quanto il suo metabolismo è notevolmente modificato per la maggiore richiesta calorica da parte del feto.
L’impiego di questo prodotto è compatibile con la gestazione, per cui la futura mamma lo può assumere tranquillamente a patto di non superare il dosaggio consentito.
L’organismo della gestante elimina infatti l’eritritolo senza averlo metabolizzato, confermandone un impiego sicuro e privo di controindicazioni, se consumato all’interno di una dieta bilanciata e sana.
Va bene l’eritritolo per perdere peso?
Sì, l’eritrirolo è un dolcificante a bassissimo indice calorico che pertanto può venire assunto per dimagrire.
Grazie alla sua struttura chimica tipica dei polialcol, esso attraversa l’apparato intestinale senza essere assorbito, per poi venire escreto con l’urina.
Il suo ottimo potere dolcificante ne consiglia l’utilizzo durante programmi dietetici anche per l’elevato potere saziante che offre, senza comunque aumentare il metabolismo energetico.
Molte diete low-carb fanno largo impiego del dolcificante naturale che consente di non ingrassare poiché ha un indice calorico uguale a zero.
C’è un limite di assunzione giornaliera di eritritolo?
Sì. Nell’individuo adulto la dose giornaliera consigliata di eritritolo è compreso tra 0,5 e 1 grammo per ogni chilogrammo di massa corporea (ossia del peso reale). È consigliabile non spingersi oltre questo range per non incorrere in eventuali disturbi. Personalmente suggerisco di non eccedere i 50 grammi di dolcificante al giorno.
Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che in molte bibite dietetiche sono contenuti discreti quantitativi di questo composto, la cui concentrazione deve essere considerata nel bilancio totale del suo dosaggio.
Concludendo si può affermare che l’eritritolo, un edulcorante naturale appartenente alla categoria dei polialcol, viene estratto dalla frutta oppure prodotto a partire dal mais sottoposto a fermentazione da parte di specifici lieviti.
Grazie alla sua struttura chimica a 4 atomi di carbonio, esso è in grado di attaccarsi facilmente ad altre molecole contribuendo a conferire consistenza agli alimenti che lo contengono.
I benefici che offre sono ben superiori agli effetti collaterali e si riferiscono al suo metabolismo, dato che non viene assorbito, ma direttamente escreto dall’apparato renale.
Dolcificante ideale per i diabetici, l’eritritolo è consigliato anche nei pazienti in sovrappeso, dato che il suo contenuto calorico è uguale a zero.
Può essere consumato anche da gestanti e bambini, a patto di non superare la dose massima giornaliera consigliata per le rispettive categorie.
Francesca Zappalá
Molto brava. Complimenti per l’esaustiva spiegazione e per la completezza.
Leggo anche una grande passione ed onestà.
Grazie.
Laura Pondini
Grazie di cuore a te per il tuo commento!
Antonella
Molto interessante il suo articolo. Avrei una domanda. L’eritritolo può essere usato al posto dello zucchero per preparare marmellate? Ovvero, ha lo stesso potere conservante dello zucchero? Grazie mille per la sua risposta
Laura Pondini
Ciao Antonella. Io l’ho utilizzato solo 2 volte per fare le marmellate, ma ho conservato i barattoli in frigorifero e non ho fatto la procedura consueta della marmellata con il sottovuoto, quindi purtroppo non saprei dirmi se ha lo stesso potere conservante dello zucchero. Mi spiace non esserti stata di aiuto.